Arriva una maxi-condanna per la famosa multinazionale statunitense Johnson & Johnson. Specializzata in farmaci, apparecchiature mediche e cura personale; l’azienda registra un fatturato annuo che supera gli 80 miliardi di euro. Inoltre è attiva in 57 stati e conta circa 230 filiali, indiscutibilmente è leader del settore.

Tutto questo potrebbe bastare per far capire la forza del gruppo e ovviamente per ispirare fiducia verso i consumatori. Eppure i problemi ci sono comunque e alcuni di essi sono anche molto gravi. Citiamo il farmaco antipsicotico Risperdal (per bambini), prodotto dall’azienda made in USA che presenta effetti collaterali devastanti. La sanità USA sta lavorando per il ritiro definitivo del farmaco dal mercato.

Di seguito analizzeremo la situazione sul suddetto farmaco.

Gli effetti collaterali

Iniziamo subito col dire che Johnson & Johnson è stata condannata dalla Corte di Philadelphia ad un risarcimento di 8 miliardi di dollari. Questo riguarda ancora una volta il farmaco Risperdal, già sotto accusa dopo le numerose segnalazioni e denunce fatte da cittadini statunitensi.

In pratica l’assunzione del farmaco porta alla nascita della ginecomastia, ovvero una crescita anomala del tessuto mammario femminile negli uomini. In parole povere riesce a far crescere il seno agli uomini che assumono il farmaco, come già confermati da medici e consumatori. Una cosa inaccettabile, ai limiti della realtà. Il farmaco va fermato immediatamente, Johnson & Johnson deve quanto prima cancellare la produzione di Risperdal.

Le accuse

Inoltre la famosa azienda statunitense è stata accusata di essere consapevole dei rischi e degli effetti collaterali, ma non ha messo in guardia i consumatori e i pazienti né tantomeno medici e specialisti. Ora che è stato scoperto il tutto (dopo analisi di laboratorio e numerosi studi sul farmaco), Johnson & Johnson è nei guai. Gli avvocati di Nicholas Murray, il paziente che ha sporto denuncia contro la multinazionale ed ha aperto gli occhi a tutto il mondo medico sul farmaco, dichiarano che la società ha pensato solo a fare profitti sulla pelle dei pazienti. Anche questa una cosa gravissima e inaccettabile, J&J nel 2018 ha incassato 737 milioni di dollari dalla vendita del farmaco.

La difesa di J&J

Dal canto suo, la multinazionale risponde accusando la corte di aver leso il suo diritto alla difesa, impedendo la presentazione di argomenti chiave sul farmaco. L’azienda ha anche definito sproporzionata la condanna al risarcimento di 8 miliardi di dollari, inizialmente fissato a 680.000 dollari (dall’azienda stessa). C’è da dire anche che le azioni legali contro il farmaco sono state ben 13.000.

Quindi, J&J e la sua controllata Janssen Pharmaceuticals dovranno pagare 8 miliardi di euro. A deciderlo è stata la Corte di Philadephia. Attendiamo nuovi risvolti sul caso.