Il colosso di Mountain View, California, è una delle più grandi aziende a livello mondiale per quanto riguarda la capitalizzazione azionaria. Ovviamente è anche una delle più grandi aziende informatiche al mondo, insieme ad Apple e Microsoft (Leggi anche ‘I migliori titoli su cui investire parte 1‘ e ”I migliori titoli su cui investire parte 2‘).
La crescita esponenziale è avvenuta dopo la riorganizzazione societaria del 2015 e dopo l’ingresso di Google in altri mercati come quello hardware e quello del cloud. Al momento rimane comunque il player digitale numero uno al mondo (stiamo parlando di Youtube, di proprietà di Google) e motore di ricerca più usato dagli utenti.
Da segnalare la crescita nel 2019 del 25 % totale nei settori che non riguardano software, quindi 5,45 miliardi di dollari ricavati in altri settori.
Nel primo trimestre dell’anno possiamo notare un lieve rallentamento di Google in borsa, probabilmente per non aver raggiunto le stime fatte dagli analisti. Però l’azienda ci è andata molto vicina raggiungendo i 36,34 miliardi di dollari di fatturato, contro i 37,33 miliardi previsti; inoltre stessa cosa per i costi di acquisizione di traffico che toccano 6,86 miliardi contro i 7,36 previsti.
Scende leggermente anche il valore delle azioni e la crescita generale, + 17 % per il fatturato e + 15 % per ricavi derivanti dalle pubblicità, non male ma non quanto previsto a inizio anno. Poi nelle cifre e statistiche citate è sempre contenuta anche la multa inflitta dall’UE a Google a inizio Marzo, ben 1,7 miliardi di dollari volatilizzati a causa di una legge sull’anti-trust.
Senza questa sanzione il primo trimestre 2019 di Google sarebbe andato senz’altro meglio e avrebbe raggiunto le stime degli analisti, anzi, avrebbe fatto di meglio. Il secondo trimestre sta per finire, attendiamo le nuove statistiche per il “rialzo” di Google.
Quando si parla di previsioni future ritornano in mente le dichiarazioni di Ray Kurzweil (direttore settore ingegneristico di Google) fatte l’anno scorso : entro il 2045 l’intelligenza biologica sarà combinata con quella artificiale, nasceranno gli uomini-macchina.
No non è fantascienza ma potrebbe essere realtà, d’altronde come quasi tutte le “profezie futuristiche” predette dall’ingegnere. Google sta sviluppando un AI avanzatissima, si studiano addirittura dei micro-robot da inserire nel corpo umano.
Tutto ciò, unito anche agli attuali progetti tecnologici in uscita e i nuovi software in cantiere, inducono gli investitori a puntare su Google grazie anche alla “perennità” del settore tecnologico/informatico.
Ricordiamo che l’entrata in borsa di Google è stata nel 2004 con azioni a quota 80 dollari, dopo 12 anni (2016) il prezzo è arrivato a 800 dollari, 10 volte tanto. Oggi la società statunitense ha sfondato il muro di 1000 dollari e si pensa che continuerà a salire. Ancora per molto.