In un momento di progressiva riduzione del costo del denaro e con un clima di fiducia crescente verso il debito pubblico italiano, il Ministero dell’Economia e delle Finanze torna sul mercato con una nuova asta di Buoni del Tesoro Poliennali (BTP). L’obiettivo è raccogliere fino a 7,5 miliardi di euro, offrendo ai risparmiatori tre strumenti con scadenze diverse: 3, 7 e 20 anni.
Si tratta di titoli già esistenti, ma rilanciati in nuove tranche per rispondere a una domanda che, secondo molti analisti, potrebbe essere sostenuta anche dalle recenti valutazioni positive delle agenzie di rating internazionali.
Ogni BTP ha caratteristiche distinte in termini di durata, rendimento e profilo di rischio. Le cedole offerte riflettono non solo la scadenza temporale, ma anche le condizioni attuali dei mercati finanziari e la strategia del Tesoro italiano di allinearsi a una politica di sostenibilità del debito.
Ma conviene davvero investire oggi in titoli di Stato italiani? Quali sono i rendimenti effettivi e le date chiave da tenere a mente?
E come scegliere il BTP più adatto in base ai propri obiettivi di risparmio?
Btp a 3 anni: un investimento breve con cedola contenuta ma sicura
Il titolo più breve tra quelli offerti nell’asta del 13 maggio 2025 è il BTP con scadenza triennale, pensato per chi desidera un investimento di durata limitata senza rinunciare alla sicurezza tipica dei titoli di Stato. Identificato dal codice ISIN IT0005641029, il titolo scadrà il 15 giugno 2028 e rappresenta la quinta tranche di un’emissione avviata a marzo 2025.
L’importo previsto per questa nuova immissione sul mercato varia tra i 3 e i 3,5 miliardi di euro, con la possibilità di aggiungere fino a 700 milioni di euro tramite un collocamento supplementare.
Il rendimento lordo annuo è del 2,65%, una cedola coerente con l’orizzonte temporale contenuto e con il calo dei tassi d’interesse registrato negli ultimi mesi. La prima cedola, ridotta in quanto semestrale e legata al periodo iniziale di vita del titolo, sarà pagata il 15 giugno 2025 e ammonterà allo 0,65522% lordo. Il regolamento dell’asta, con tutte le modalità operative per la sottoscrizione, sarà disponibile a partire dal 15 maggio 2025.
Btp a 7 anni: equilibrio tra rendimento e durata
Per chi cerca un compromesso tra la breve scadenza dei titoli a 3 anni e l’impegno di lungo periodo dei BTP ventennali, il Buono del Tesoro Poliennale con durata settennale rappresenta una soluzione intermedia solida e interessante. Il titolo, identificato dal codice ISIN IT0005647265, è stato emesso per la prima volta il 25 aprile 2025 ed è ora alla sua seconda tranche. La scadenza è fissata al 15 luglio 2032, offrendo un orizzonte temporale adatto sia per la pianificazione familiare sia per strategie di risparmio più articolate.
In questa asta, il Tesoro punta a raccogliere tra i 2 e i 2,5 miliardi di euro, con un importo supplementare previsto pari a 500 milioni di euro. Il rendimento lordo annuo è pari al 3,25%, un tasso che riflette la maggiore durata rispetto al titolo triennale e l’esigenza dello Stato di rendere più attrattiva l’offerta su questo segmento temporale.
La prima cedola semestrale sarà accreditata il 15 luglio 2025, in misura ridotta rispetto alle successive, e sarà dello 0,72721%. Anche per questo titolo, il regolamento ufficiale sarà pubblicato il 15 maggio 2025.
Btp a 20 anni: il lungo termine con la cedola più alta
Per gli investitori orientati al lungo periodo e interessati a una rendita costante nel tempo, il Buono del Tesoro Poliennale con durata ventennale è la proposta più solida e redditizia dell’asta. Emesso inizialmente il 1° settembre 2022, questo titolo è identificato dal codice ISIN IT0005530032 e giungerà a scadenza il 1° settembre 2043. L’asta di maggio rappresenta la decima tranche di emissione di questo BTP, a conferma del continuo interesse del Tesoro per il collocamento di strumenti a lunga durata.
L’obiettivo del Governo è raccogliere tra 1 e 1,5 miliardi di euro, con la possibilità di aumentare l’offerta di ulteriori 300 milioni di euro in caso di forte domanda. A fronte di un vincolo temporale esteso, il titolo offre una cedola annuale lorda del 4,45%, la più alta tra quelle in asta. Il pagamento della prossima cedola è previsto per il 1° settembre 2025, data che rappresenta un punto di riferimento chiave per i sottoscrittori. Anche per questo titolo, il regolamento dell’emissione sarà reso disponibile il 15 maggio 2025, insieme alle modalità operative di sottoscrizione.