L’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è uno strumento indispensabile per accedere a molte agevolazioni in Italia. Dalle borse di studio universitarie alle agevolazioni su bollette e servizi, questo documento fornisce una valutazione precisa della situazione economica di una famiglia, prendendo in considerazione il reddito, il patrimonio e la composizione del nucleo familiare.

Sapere quando richiederlo e, soprattutto, quando aggiornarlo è fondamentale per garantire di usufruire correttamente di tutte le opportunità disponibili.

Se ti stai chiedendo quando va fatto l’ISEE e quando è necessario aggiornarlo, continua a leggere: scoprirai tutto quello che c’è da sapere.

Quando va fatto l’ISEE?

L’ISEE può essere richiesto in qualsiasi momento dell’anno, ma la sua validità ha una scadenza ben precisa: infatti, ogni dichiarazione ISEE ha valore dal 1° gennaio fino al 31 dicembre dello stesso anno. Per questo motivo, molte famiglie scelgono di rinnovarlo all’inizio dell’anno per garantire l’accesso continuo alle agevolazioni per cui è necessario.

Ad esempio, chi ha figli iscritti all’università potrebbe essere tenuto a presentare l’ISEE aggiornato per ottenere riduzioni sulle tasse universitarie. Lo stesso vale per chi usufruisce di bonus sociali, come quelli per le bollette di luce e gas.

Va anche detto che l’ISEE non deve necessariamente essere richiesto tutti gli anni, a meno che non ci siano cambiamenti significativi nella situazione economica o familiare.

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Come si calcola l’ISEE?

Il calcolo dell’ISEE è basato su una serie di fattori economici e patrimoniali che riguardano l’intero nucleo familiare. L’indicatore tiene conto sia dei redditi che del patrimonio immobiliare e mobiliare, come case, terreni, conti correnti e investimenti finanziari. A questo si aggiungono altri elementi, come il numero dei componenti della famiglia e l’eventuale presenza di persone con disabilità, che possono influenzare il risultato finale. In particolare, la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) è il documento principale da presentare, e include tutti i dati necessari al calcolo dell’ISEE.

L’ISEE viene poi calcolato secondo una formula specifica che divide il valore del patrimonio e dei redditi per un coefficiente che varia in base alla composizione del nucleo familiare. Questo coefficiente tiene conto di figli a carico, disabili e altre situazioni particolari che possono modificare il valore finale.

Documenti necessari per richiedere l’ISEE

Per richiedere l’ISEE è necessario presentare una serie di documenti, che permettono di compilare correttamente la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Ecco un elenco dei principali documenti richiesti:

  • Documento d’identità del richiedente e di tutti i componenti del nucleo familiare.
  • Codice fiscale di ogni componente della famiglia.
  • Certificazione del reddito: il modello 730 o il Modello Unico, oppure la Certificazione Unica (CU).
  • Documenti relativi al patrimonio immobiliare, come visure catastali e atti di proprietà per terreni e fabbricati.
  • Documenti relativi al patrimonio mobiliare, come estratti conto bancari, polizze assicurative, investimenti finanziari, e titoli.
  • Contratto di affitto, se si vive in affitto.
  • Dichiarazione della condizione di invalidità o disabilità, se rilevante ai fini del calcolo ISEE.

Questi documenti devono essere presentati per ciascun componente del nucleo familiare, assicurandosi che siano aggiornati e corretti per evitare ritardi o errori nella pratica.

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Quando va aggiornato l’ISEE?

L’ISEE va aggiornato solo in determinate circostanze. Se durante l’anno si verificano cambiamenti significativi nella situazione economica o nella composizione del nucleo familiare, potrebbe essere necessario richiedere un aggiornamento. Ad esempio, l’ISEE deve essere modificato se ci sono variazioni nel reddito, come nel caso di una persona che perde il lavoro o riceve un aumento significativo. Anche cambiamenti patrimoniali, come l’acquisto o la vendita di una proprietà, possono influenzare l’indicatore.

Inoltre, se la situazione economica subisce una variazione superiore al 25%, è possibile presentare un ISEE corrente, che aggiorna i dati tenendo conto della situazione economica più recente rispetto a quella dichiarata nell’ISEE ordinario.

Differenze tra ISEE ordinario, corrente e specifici

Esistono diverse tipologie di ISEE che si applicano a specifiche situazioni. Ecco una panoramica delle principali differenze:

  • ISEE ordinario: È l’ISEE standard, valido per la maggior parte delle agevolazioni. Viene calcolato in base ai redditi e ai patrimoni del nucleo familiare relativi all’anno precedente.
  • ISEE corrente: Può essere richiesto in caso di significative variazioni economiche rispetto all’ISEE ordinario, come una perdita del lavoro o un cambio di reddito superiore al 25%. L’ISEE corrente ha validità di sei mesi e permette di aggiornare la propria situazione economica recente.
  • ISEE specifici: Esistono anche forme specifiche di ISEE, come l’ISEE Università, utilizzato per calcolare le tasse universitarie, o l’ISEE Minorenni, che si applica per prestazioni a favore di famiglie con minori non conviventi con entrambi i genitori. Questi ISEE tengono conto di criteri particolari in base alla situazione familiare o alla prestazione richiesta.

Queste distinzioni permettono di adattare l’ISEE alla propria situazione familiare ed economica, garantendo che il calcolo sia il più accurato e giusto possibile.

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Agevolazioni accessibili tramite l’ISEE

L’ISEE permette di accedere a un’ampia gamma di agevolazioni economiche e servizi sociali, molte delle quali sono legate alla soglia di reddito e patrimonio che l’indicatore stabilisce. Ecco alcune delle principali agevolazioni per le quali è necessario presentare l’ISEE:

  • Tasse universitarie ridotte: Gli studenti possono ottenere riduzioni o esoneri dalle tasse in base alla fascia di reddito determinata dall’ISEE.
  • Bonus sociale per le bollette: Sconti su energia elettrica, gas e acqua, accessibili alle famiglie che rientrano in determinate soglie ISEE.
  • Assegni familiari e bonus bebè: Contributi per le famiglie con figli minori a carico.
  • Reddito di cittadinanza: Un sussidio destinato alle famiglie con basso reddito e patrimonio, per sostenere le spese essenziali e incentivare il reinserimento nel mondo del lavoro.
  • Sostegno per l’affitto: Contributi economici per le famiglie che vivono in affitto e hanno un reddito basso.
  • Agevolazioni sanitarie: Accesso gratuito o a tariffe agevolate a prestazioni sanitarie e farmaceutiche.

Questi sono solo alcuni esempi: ogni anno il governo e le regioni possono introdurre nuovi bonus o agevolazioni legate all’ISEE.

Quando conviene aggiornare l’ISEE?

Aggiornare l’ISEE non è sempre obbligatorio, ma in alcuni casi può essere vantaggioso. Se la tua situazione economica è peggiorata rispetto all’anno precedente, potrebbe essere utile richiedere un nuovo calcolo tramite l’ISEE corrente, poiché questo potrebbe darti accesso a più agevolazioni o aumentare i benefici che già stai ricevendo.

Al contrario, se la tua situazione economica è migliorata, potrebbe essere preferibile mantenere l’ISEE ordinario fino alla sua naturale scadenza.

Aggiornare l’ISEE al momento giusto può fare una grande differenza, soprattutto quando si tratta di sussidi come il Reddito di Cittadinanza, bonus famiglia o altre agevolazioni legate al reddito.

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Come richiedere l’ISEE online

Oggi richiedere l’ISEE è un’operazione che può essere fatta comodamente online. Attraverso il portale dell’INPS o tramite i CAF (Centri di Assistenza Fiscale) autorizzati, è possibile presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e ottenere l’attestazione ISEE. Ecco i passaggi principali per richiedere l’ISEE online:

  1. Accedi al sito INPS: È necessario possedere lo SPID, la Carta d’Identità Elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) per autenticarsi.
  2. Compila la DSU: Dovrai inserire i dati relativi al nucleo familiare, il reddito e il patrimonio. Alcuni di questi dati, come quelli sui redditi, sono già precompilati dall’Agenzia delle Entrate.
  3. Carica i documenti: Potrebbe essere necessario allegare alcuni documenti, come le dichiarazioni dei redditi, i certificati di proprietà o gli estratti conto bancari.
  4. Invia la richiesta: Una volta completato il modulo, potrai inviarlo online.
  5. Ricevi l’ISEE: L’attestazione ISEE verrà generata e sarà disponibile nella tua area riservata del sito INPS entro pochi giorni.

Richiedere l’ISEE online è un metodo rapido e sicuro, che ti permette di evitare code e appuntamenti in presenza.

Cosa fare se l’ISEE non viene accettato

Può capitare che l’ISEE non venga accettato o che la domanda di agevolazione venga respinta per motivi legati all’attestazione. In questi casi, è importante capire quali passi compiere:

  1. Verifica i dati inseriti: Controlla accuratamente la DSU per assicurarti che non ci siano errori nei dati anagrafici, nei redditi o nel patrimonio. Anche un piccolo errore potrebbe invalidare il calcolo dell’ISEE.
  2. Contatta il CAF o l’INPS: Se hai richiesto l’ISEE tramite un CAF o online, puoi contattare il centro di assistenza o l’INPS per ricevere chiarimenti sul motivo del rifiuto o della mancata accettazione. Potrebbe trattarsi di una semplice questione amministrativa.
  3. Richiedi una rettifica: Se scopri che c’è un errore nei dati presentati, puoi richiedere una rettifica all’INPS o al CAF, che aggiornerà l’attestazione e ti permetterà di ripresentare la domanda per le agevolazioni.
  4. ISEE precompilato: In alcuni casi, potresti valutare la possibilità di richiedere l’ISEE precompilato, che utilizza i dati già presenti nel sistema fiscale per ridurre al minimo il rischio di errori.

Seguire questi passaggi ti permetterà di risolvere eventuali problemi e ottenere l’ISEE corretto.