Samsung Electronics ha registrato nel terzo trimestre del 2025 risultati finanziari che hanno superato ampiamente le aspettative del mercato, confermandosi come uno dei principali attori globali nel settore tecnologico e semiconduttori. Con un utile operativo stimato di 12,1 trilioni di won (pari a circa 8,5 miliardi di dollari), in crescita del 32% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e ricavi per 86 trilioni di won (+8,7% su base annua), l’azienda sudcoreana mette a segno il suo miglior trimestre da oltre tre anni. Si tratta, inoltre, del primo trimestre in 15 mesi in cui l’utile operativo torna a superare la soglia dei 10 trilioni di won.
Cosa ha alimentato questa ripresa? In che modo l’intelligenza artificiale sta ridisegnando la geografia industriale del mercato dei semiconduttori?
E quali prospettive si aprono ora per Samsung tra nuove partnership strategiche e rischi geopolitici all’orizzonte?
Il motore della crescita: la ripresa del mercato dei chip di memoria
Il ritorno alla redditività di Samsung è in larga parte attribuibile alla vigorosa ripresa del mercato dei chip di memoria, settore in cui l’azienda è leader globale. Secondo i dati di TrendForce, i prezzi dei chip DRAM sono aumentati del 171,8% su base annua, spinti da una domanda esplosiva legata alle infrastrutture AI. Data center, supercomputer e modelli linguistici avanzati richiedono grandi volumi di chip ad alte prestazioni, e questa corsa all’AI sta innescando quello che molti analisti definiscono un “superciclo decennale” per la memoria.
Le previsioni per il mercato della memoria sono estremamente favorevoli: si stima una crescita annua composta del 63,5% fino al 2033. Questo trend, se confermato, potrebbe sostenere i margini di Samsung anche nei prossimi anni, rendendo il comparto uno dei pilastri strategici dell’azienda.
Samsung alla rincorsa nella memoria HBM, ma arriva Nvidia
Nonostante la forte performance nel segmento DRAM e NAND tradizionale, Samsung è stata più lenta rispetto a concorrenti come SK Hynix e Micron nel mercato emergente dei chip High Bandwidth Memory (HBM), cruciali per i carichi AI più avanzati. Tuttavia, l’azienda ha recentemente compiuto un passo decisivo: ha ottenuto un importante accordo con Nvidia per fornire i nuovi chip HBM3E a 12 strati, che alimenteranno gli acceleratori AI GB300 in arrivo nel 2026.
Questa partnership non solo rafforza la posizione di Samsung nel settore HBM, ma rappresenta anche un segnale chiaro al mercato: l’azienda è pronta a recuperare terreno nelle tecnologie di memoria più sofisticate, fondamentali per l’intelligenza artificiale di prossima generazione.
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Il business foundry riprende slancio
Accanto ai chip di memoria, anche la divisione foundry – ovvero la produzione conto terzi di chip per altri clienti – sta mostrando segnali di ripresa. Dopo una lunga fase di investimenti e difficoltà operative, Samsung ha ridotto significativamente le perdite nel comparto: da 2,9 trilioni di won nel secondo trimestre a 700 miliardi nel terzo, grazie a miglioramenti nell’efficienza produttiva e alla riduzione di costi straordinari.
A contribuire alla fiducia nel rilancio del business foundry è stato anche un accordo da 16,5 miliardi di dollari con Tesla, che conferma l’interesse dei grandi attori del settore automobilistico e tecnologico verso le capacità produttive di Samsung, in particolare per soluzioni su misura legate all’AI, all’elettronica di bordo e ai chip a basso consumo.
Rischi geopolitici e sfide regolatorie all’orizzonte
Nonostante il momento favorevole, Samsung si muove in un contesto globale carico di incertezze. Sul piano geopolitico, l’azienda deve fare i conti con possibili nuovi dazi da parte degli Stati Uniti sui semiconduttori, che potrebbero impattare le esportazioni. A questo si aggiungono le crescenti tensioni con la Cina, che ha introdotto restrizioni sulle esportazioni di terre rare, materiali essenziali per la produzione di chip avanzati.
Questi elementi rappresentano un rischio potenziale per la stabilità della catena di fornitura e per i margini futuri. La diversificazione delle fonti, così come la creazione di partnership strategiche e investimenti in nuove fabbriche (come quelle previste negli Stati Uniti e in Europa), diventeranno elementi chiave per contenere l’esposizione geopolitica.
Prospettive future: tra ottimismo e cautela
Il terzo trimestre 2025 rappresenta un punto di svolta per Samsung Electronics, ma il percorso resta complesso. Da un lato, il boom dell’intelligenza artificiale promette di sostenere la domanda di chip per diversi anni. Dall’altro, la concorrenza si fa sempre più agguerrita, e le incognite regolatorie potrebbero limitare la capacità dell’azienda di espandersi in alcuni mercati.
Il report finanziario completo che verrà pubblicato il 30 ottobre offrirà ulteriori dettagli su margini, investimenti e andamento delle singole divisioni. Nel frattempo, Samsung sembra ben posizionata per cogliere le opportunità offerte dal nuovo paradigma tecnologico, ma dovrà restare agile per navigare un contesto globale in continuo cambiamento.