Il nuovo super-decreto varato ieri dal governo italiano a causa dell’emergenza coronavirus, contiene anche misure urgenti per il salvataggio di Alitalia. La nostra compagnia di bandiera infatti è in grave difficoltà, sono mesi ormai che la newco non riesce a formarsi.

Per molto tempo si è parlato di una ipotetica cordata composta da Atlantia, Ferrovie dello Stato, e Lufthansa, ma poi non se n’è fatto più nulla (Leggi anche: “Fallimento Alitalia: salta cordata Atlantia-FS-Lufthansa”).

Atlantia si è dichiarata fuori dall’operazione (probabilmente a causa della revoca delle concessioni alla sua controllata Autostrade s.p.a.), Lufthansa invece si è proposta solo come partner commerciale ed ha espresso più volte la volontà di non voler entrare nel capitale di Alitalia.

E fu così che rimase solo FS, ma sicuramente da sola non avrebbe potuto portare a termine l’operazione di salvataggio. Ora, con il “Decreto Cura Italia” verranno stanziati 600 milioni di euro a tutto il settore aereo italiano, e una buona parte di questi finanziamenti andranno proprio ad Alitalia.

Coronavirus Alitalia: la situazione della nostra compagnia aerea

Tra scioperi, esuberi annunciati, voli cancellati e la chiusura delle tratte da/per l’Italia a causa dell’epidemia da coronavirus, la situazione per Alitalia è tragica. Ma il governo ha già annunciato che, dopo gli inutili tentativi di ricapitalizzazione e i fallimentari tentativi di privatizzazione, Alitalia tornerà ad essere di proprietà dello Stato italiano. Si va verso la nazionalizzazione e la costituzione di una nuova società controllata al 100% dal Tesoro, o da una società prevalentemente a partecipazione pubblica.

Quindi, dopo 3 anni di amministrazione straordinaria e ben 1,3 miliardi di euro totali iniettati nelle casse di Alitalia per uno pseudo-salvataggio (presi dalle casse pubbliche), la compagnia tornerà nelle mani dello Stato. Comincia così la procedura di cessione delle quote e di trasferimento degli asset. Il termine ultimo per le “manifestazioni di interesse” è stato fissato a domani, 18 marzo 2020.

La situazione dell’intero settore

Il coronavirus sta mandando al collasso l’intero settore dei trasporti aerei, non solo Alitalia. Si stima che le perdite per il settore, nel 2020, potrebbero essere tra 63 e 113 miliardi di euro. A rischiare la bancarotta sono British Airways (taglio dei voli del 75%), Air France-KLM (taglio dei voli tra 70 e 90%), e Lufthansa (taglio dei voli fino al 90%). Rischio altissimo anche per le due compagnie di volo low-cost più famose, ovvero Ryanair ed Easyjet, che rischiano di far rimanere a terra la propria flotta.

Non va meglio neanche oltreoceano, una situazione simile si è verificata anche negli States. Ebbene, la compagnia di bandiera americana, United Airlines ha già annunciato la riduzione delle sue attività del 50% per il periodo Aprile-Maggio. Intanto il governo Trump ha già dato l’ok per 50 miliardi di dollari, destinati al “salvataggio” del settore aereo statunitense.

Il coronavirus non ha colpito solo Alitalia, ma l’intero settore aereo globale.