In uno scenario economico in continua evoluzione, la Federal Reserve ha sorpreso gli addetti ai lavori mantenendo invariati i tassi di interesse, nonostante siano ai massimi da oltre due decenni. Questa decisione, pur essendo unanime, non sottintende una vittoria nella lotta all’inflazione.

La persistenza di prezzi elevati implica che ulteriori rialzi potrebbero essere necessari nel corso del 2023.

Il mercato finanziario dopo la fecisione della FED

L’eco della decisione ha fatto sentire la sua presenza sui mercati finanziari globali. Lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi ha evidenziato un incremento significativo, indicando le crescenti preoccupazioni dei mercati. In parallelo, Wall Street ha mostrato una reazione negativa, con l’S&P 500 e il Nasdaq che hanno subito flessioni.

Tuttavia, le borse europee, già chiuse al momento dell’annuncio, non hanno risentito direttamente di questa mossa. In particolare, Milano ha registrato una crescita dell’1,64%, consolidando la sua posizione come la migliore borsa europea.

Gli esperti finanziari avevano in gran parte anticipato una pausa da parte della Federal Reserve, ma le stime rilasciate per i prossimi anni hanno sorpreso molti. Secondo queste previsioni, il 2024 potrebbe vedere tassi d’interesse significativamente più alti rispetto alle aspettative precedenti.

Una crescita “solida” degli Stati Uniti e la situazione del petrolio

La Federal Reserve ha descritto la crescita economica degli Stati Uniti come “solida”. L’entità ha anche raddoppiato le sue previsioni di crescita per il 2023. Tuttavia, sono emersi alcuni punti di preoccupazione, in particolare l’aumento dei prezzi del petrolio. Nonostante il petrolio non sia incluso nelle previsioni dirette della Federal Reserve a causa della sua natura volatile, l’attuale tendenza al rialzo potrebbe avere ripercussioni indirette sull’inflazione.

Pur affrontando una situazione di inflazione superiore al target del 2%, la Federal Reserve ha ribadito il suo impegno a stabilizzare i prezzi. L’importanza della stabilità dei prezzi nell’economia non può essere sottovalutata, poiché garantisce un mercato del lavoro forte e beneficia tutti gli attori economici.

Oltre alle decisioni della Federal Reserve, gli occhi sono rivolti anche alla Bank of England. Con l’inflazione nel Regno Unito che ha mostrato segnali di rallentamento, ci sono speculazioni riguardo a possibili cambiamenti nella loro politica sui tassi d’interesse.

Conclusione

La decisione della Federal Reserve di mantenere invariati i tassi di interesse rappresenta un importante segno di cautela in un contesto economico incerto. Con inflazione, crescita e dinamiche del mercato petrolifero che continuano a evolversi, le prossime mosse delle principali banche centrali saranno fondamentali per determinare la direzione dell’economia globale nei prossimi anni.