Il Consiglio dei Ministri ha approvato la manovra di bilancio per il 2026, una legge finanziaria da 18,7 miliardi di euro complessivi che punta a sostenere famiglie, lavoratori e imprese, pur mantenendo la rotta su un rigoroso equilibrio dei conti pubblici. Aumentano le risorse rispetto ai 16 miliardi inizialmente previsti, grazie anche a nuove coperture da sistema bancario, assicurativo, spending review e rimodulazione del PNRR.
La premier Giorgia Meloni ha definito la manovra “seria e più leggera delle precedenti”, orientata su priorità già tracciate: natalità, riduzione delle tasse, sostegno all’economia e rafforzamento del sistema sanitario.
Quali sono le misure più rilevanti introdotte? Qual è il vero impatto sui redditi degli italiani? E perché le opposizioni parlano di “austerità mascherata”?
Scopriamolo nei prossimi paragrafi.
Riforma dell’IRPEF: riduzione dell’aliquota per il ceto medio
Tra gli interventi più rilevanti della manovra 2026 figura la riforma dell’IRPEF, che riduce la seconda aliquota dal 35% al 33%. Una misura pensata per alleggerire la pressione fiscale sul ceto medio, con un impatto stimato di circa 9 miliardi di euro spalmati sul triennio. Questo intervento mira a dare respiro a lavoratori e famiglie che si collocano nella fascia intermedia del reddito, troppo spesso escluse dai benefici fiscali destinati alle fasce più deboli.
Contestualmente, sono stati stanziati circa 2 miliardi per l’adeguamento salariale al costo della vita, in un contesto in cui l’inflazione continua a erodere il potere d’acquisto. Anche i premi di produttività e i turni festivi e notturni saranno detassati, con un impatto positivo sulle buste paga dei lavoratori.
Famiglia e natalità: bonus potenziati e nuove misure di welfare
Il governo Meloni ha puntato con decisione su famiglia e natalità, stanziando circa 3,5 miliardi di euro nel triennio. Il bonus per le mamme lavoratrici viene aumentato da 40 a 60 euro al mese, mentre per i nuovi nati è prevista una “dote previdenziale”, che contribuirà alla costruzione del loro futuro pensionistico fin dalla nascita.
Novità anche per i congedi parentali facoltativi, che potranno arrivare all’80% dello stipendio per tre mesi, e per il calcolo dell’ISEE, che esclude ora la prima casa dal patrimonio familiare, entro determinati limiti catastali. Questo alleggerimento punta a facilitare l’accesso a bonus sociali e agevolazioni, soprattutto per le famiglie numerose.
Imprese e investimenti: 8 miliardi in aiuti e incentivi
Un altro pilastro della manovra 2026 è rappresentato dal sostegno al sistema produttivo. Il governo ha annunciato 8 miliardi di euro per investimenti alle imprese, con il rifinanziamento della “Nuova Sabatini”, delle Zone Logistiche Semplificate e con la super deduzione del costo del lavoro fino al 130% per le categorie svantaggiate.
Importante anche il contributo delle banche al sistema sanitario: in cambio di una riduzione della tassazione sugli utili distribuiti, il comparto bancario sarà coinvolto nel finanziamento di investimenti strutturali nel settore sanitario. È stata inoltre sterilizzata l’introduzione della plastic e sugar tax per tutto il 2026, scelta accolta positivamente dalle imprese.
Fisco e sanatoria: rottamazione cartelle per 16 milioni di italiani
Sul fronte fiscale, la manovra introduce una rottamazione delle cartelle esattoriali fino al 2023. Secondo quanto dichiarato dal ministro Matteo Salvini, si tratta di 16 milioni di italiani coinvolti. Sarà possibile saldare il debito in 108 rate senza maxi-rata iniziale, pagando solo capitale e interessi, ma escludendo chi non ha mai presentato la dichiarazione dei redditi.
Prosegue inoltre il processo di pacificazione fiscale, con l’intento di favorire un rapporto meno conflittuale tra Stato e contribuente. Il governo ha inoltre confermato la proroga dei bonus edilizi (ristrutturazioni al 50%) fino al 2026, senza limiti di reddito, seppur mantenendo alcune restrizioni rispetto al passato.
Reazioni politiche: tra sostegno e dure critiche dell’opposizione
Se da un lato la maggioranza rivendica il carattere equilibrato della manovra, dall’altro le opposizioni criticano duramente l’impianto economico. Antonio Misiani (PD) l’ha definita la “più modesta e rinunciataria degli ultimi anni”, accusando il governo di scegliere “l’austerità in un momento di stagnazione economica”.
Giuseppe Conte (M5S) ha parlato di una “manovrina”, incapace di affrontare le reali emergenze sociali del Paese, come salari bassi, inflazione e crisi industriale. Per Maurizio Landini (CGIL), la nuova rottamazione è l’ennesimo condono fiscale, e rilancia la proposta di una patrimoniale sulle grandi ricchezze, sottolineando l’assenza di progressività nella tassazione su rendite e profitti.
Equilibrio tra rigore e sostegno, ma le sfide restano
La legge di bilancio 2026 tenta di coniugare rigore nei conti pubblici e sostegno al tessuto sociale ed economico del Paese. Le misure a favore di famiglie, lavoratori e imprese ci sono, ma secondo molti osservatori non sono sufficienti ad arginare le difficoltà strutturali dell’Italia.
L’impatto reale sul PIL e sulla disuguaglianza sarà visibile solo nei prossimi mesi. Per ora, il testo è stato inviato al Parlamento per l’approvazione definitiva, con una discussione che si preannuncia tutt’altro che semplice.