L’azienda italiana diventata famosa per la sua linea di piumini, è in caduta libera. L’attuale CEO e proprietario Remo Ruffini  ha dichiarato espressamente preoccupazione per la situazione attuale a Hong Kong e in linea generale per tutto il Sud-Est asiatico. Nella regione di riferimento le vendite vanno malissimo, cosa che si ripercuote sul fatturato del gruppo.

La sola Hong Kong rappresenta infatti il 6-7 % del fatturato totale, aggiungendo anche Macao e Taiwan la cifra potrebbe facilmente arrivare al 9-10 %. L’Asia è sicuramente uno dei principali mercati per Moncler. A seguito delle sue dichiarazioni, anche la borsa risponde in maniera negativa. Il 18 Settembre 2018, il titolo scende a picco e chiude a – 7 %.

Attualmente il valore azionario di Moncler è pari a 31,90 euro per ogni azione, in calo del 2,21 % rispetto la chiusura precedente. Gravi le conseguenze per il marchio di lusso italiano, con gli investitori che stanno letteralmente correndo per vendere le azioni della società.

La situazione attuale

Ai minimi quindi le azioni Moncler. Hong Kong pesa sul fatturato complessivo nonostante l’ottimismo dopo la presentazione dei conti semestrali del gruppo. Remo Ruffini, ai tempi, aveva ipotizzato uno scenario di crescita per la società per tutto il 2019. Cosa che però non è affatto avvenuta, a poco è servita la conferma della strategia di sviluppo internazionale e l’eventuale consolidamento dei mercati core.

Il titolo è vistosamente sotto pressione a Piazza Affari  e la società ha deciso anche di “limare” le stime previste per le vendite e di voler chiudere l’anno a + 8% e non a + 9 % come previsto. Il marchio continua a “perforare” in altri mercati (come ad esempio quello europeo), ma è comunque d’obbligo tenere sott’occhio quello asiatico. Infatti ha pesato (e non poco!) sul valore azionario e sull’andamento in borsa.

Le previsioni

Gli azionisti si rivelano intimoriti per l’andamento azionario di Moncler e in molti hanno deciso di vendere. Gli analisti invece consigliano di comprare le azioni al posto di venderle e lasciare Moncler sul target buy. Il prezzo obiettivo è fissato tra 40 e 41 euro, nonostante l’attuale negatività del titolo. Si prevede infatti un calo più forte del previsto (come sta accadendo) per il terzo trimestre, ed una revisione al ribasso delle stime del consenso, dato che sono rimaste invariate.

L’esercizio attuale (2019) prevede la chiusura con 1,64 miliardi di euro, cosa che attualmente ci sembra abbastanza lontana. Ma gli analisti nutrono speranze per l’azienda italiana, anche se dall’ultima presentazione dei risultati aziendali, il valore azionario è calato drasticamente del 14 %. Un calo che, secondo loro, è stata un’anticipazione della performance negativa di Hong Kong. Attendiamo quindi il rialzo e l’archiviazione di questo brutto semestre.

Se così non fosse, si prevedono ulteriori guai per Moncler.