In un mondo economico in continuo cambiamento, la dinamica dei tassi di interesse sui mutui e sui prestiti alle imprese e alle famiglie è un indicatore fondamentale. Recentemente, la stretta monetaria stringente avviata dalla Banca Centrale Europea ha fatto salire i tassi.

Secondo il Bollettino mensile dell’Abi, il tasso medio sulle nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni è salito ad aprile al 4,03%, un livello mai visto dal maggio 2012.

L’aumento dei tassi di interesse

Nello specifico, il tasso medio sul totale dei prestiti si è attestato al 3,99%, anche questo al massimo dal maggio 2012. Allo stesso modo, il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese ha raggiunto il 4,43%, il livello più alto dal dicembre 2008. Questi numeri segnalano una tendenza all’incremento che riflette l’attuale stretta monetaria.

In parallelo all’aumento dei tassi, assistiamo a una frenata degli impieghi delle banche italiane. Ad aprile, il totale dei prestiti a residenti in Italia si è fermato a 1.708 miliardi di euro, con una variazione annua in calo dello 0,6%. Il totale dei prestiti al settore privato è rimasto stabile rispetto a un anno prima, attestandosi a 1.457 miliardi di euro.

Advertisement - Pubblicità

Analisi dei prestiti a famiglie e società non finanziarie

I prestiti a famiglie e società non finanziarie sono stati pari a 1.317 miliardi di euro, senza variazioni significative rispetto all’anno precedente. Secondo i dati ufficiali della Banca d’Italia, il tasso di variazione dei prestiti alle imprese non finanziarie è stato del -1,0%, mentre il totale dei prestiti alle famiglie è cresciuto dell’1,9%.

Rispetto al mese precedente, la dinamica dei finanziamenti alle famiglie è calata per quanto riguarda i prestiti per l’acquisto di abitazioni (+3,2% rispetto a +3,7%) e in aumento per il credito al consumo (+3,3% rispetto a +3,1%).

La quota di acquisti di abitazioni finanziati con mutuo ipotecario

Nel quarto trimestre del 2022, la quota di acquisti di abitazioni finanziati con mutuo ipotecario è scesa al 65,3%, una riduzione rispetto al 68,0% del trimestre precedente. Il rapporto tra l’entità del prestito e il valore dell’immobile è sceso al 77,3% dal 79,0% del trimestre precedente.

Advertisement - Pubblicità

Conclusioni

In sintesi, l’attuale panorama economico italiano presenta sfide significative. L’incremento dei tassi di interesse sui mutui e sui prestiti, unito alla frenata degli impieghi, suggerisce un clima di incertezza. Tuttavia, l’analisi dei dati dimostra che, nonostante questi cambiamenti, il mercato continua a offrire opportunità, specialmente per quanto riguarda il credito al consumo.

Rimane fondamentale per consumatori e imprenditori rimanere informati e pronti ad adattarsi alle mutevoli condizioni economiche.