L’ultima sessione di trading dell’anno 2025 ha confermato una tendenza al ribasso per i principali mercati europei, con una variazione media complessiva pari a -0.38%. Nonostante le speranze di un rialzo di fine anno, tutti gli indici principali hanno chiuso in negativo, riflettendo un clima di incertezza economica e politica che ha influenzato l’andamento dei mercati per gran parte dell’anno. Il migliore tra i principali ETF monitorati è stato quello francese, mentre il peggiore è stato l’ETF tedesco.
Analisi del calo dei mercati europei
Nella sessione di chiusura del 31 dicembre 2025, i mercati europei hanno mostrato una generalizzata tendenza al ribasso. L’ETF della Borsa Italiana (iShares MSCI Italy) ha registrato un calo dello 0.37%, mentre la Borsa Tedesca (iShares MSCI Germany) ha visto una diminuzione dello 0.48%, risultando essere il peggiore tra i principali indici. Allo stesso modo, la Borsa Spagnola (iShares MSCI Spain) e la Borsa Inglese (iShares MSCI UK) hanno riportato rispettivamente una perdita dello 0.35% e dello 0.4%. La Borsa Francese (iShares MSCI France), nonostante abbia anch’essa chiuso in negativo, ha mostrato il minor calo con una variazione di -0.3%, posizionandosi come il migliore dei mercati analizzati.
Fattori che hanno influenzato il mercato
Diversi fattori hanno contribuito all’andamento negativo osservato nelle borse europee nel corso dell’ultima sessione dell’anno. In primis, l’incertezza politica in alcuni paesi europei ha avuto un impatto significativo, con investitori che hanno preferito adottare una posizione più cautelativa. Inoltre, le preoccupazioni relative alla crescita economica globale e ai tassi di interesse, aumentati più volte nel corso dell’anno dalle banche centrali, hanno contribuito a creare un ambiente di avversione al rischio tra gli investitori.
Il settore tecnologico, in particolare, ha risentito di tali incertezze, con molte aziende che hanno visto una riduzione dei loro valori di mercato in risposta a previsioni di crescita più basse del previsto. Questo ha avuto un effetto a catena su molti ETF, inclusi quelli focalizzati sui mercati europei.
Confronto con i mercati globali
Confrontando l’andamento dei mercati europei con quelli globali, si nota che mentre l’Europa ha chiuso in calo, alcuni mercati asiatici e americani hanno mostrato una resilienza maggiore. In particolare, gli Stati Uniti hanno chiuso l’anno con una leggera crescita, grazie a un ultimo trimestre migliore del previsto nel settore del consumo e della tecnologia.
Questo divario tra i mercati può essere attribuito a diversi stili di gestione della politica monetaria e a differenti fasi di recupero economico post-pandemia. Mentre l’Europa continua a lottare con problemi interni, come l’alto debito pubblico e le tensioni politiche, altre regioni sembrano aver trovato una strada più chiara verso la ripresa economica.
Prospettive per il 2026
Guardando al futuro, il 2026 si presenta come un anno di potenziale svolta per i mercati europei. Gli analisti suggeriscono che ci potrebbero essere opportunità di recupero, specialmente se i governi riusciranno a implementare riforme economiche significative e a stabilizzare il panorama politico. Inoltre, una possibile stabilizzazione dei tassi di interesse potrebbe alleviare alcune delle pressioni sulle aziende e sostenere una ripresa nei settori chiave come quello tecnologico e del consumo.
Tuttavia, gli investitori dovranno rimanere vigili, dato che il contesto globale rimane incerto e i rischi geopolitici potrebbero continuare a influenzare negativamente i mercati. La chiave sarà la capacità di adattarsi rapidamente a un ambiente in continuo cambiamento, sfruttando le opportunità che si presenteranno, pur mantenendo un approccio cauto di fronte alle possibili sfide.
