Il colosso alimentare svizzero Nestlé, noto per brand iconici come Nespresso, KitKat e Purina, si trova in un momento di forte instabilità ai vertici. Dopo il recente e controverso licenziamento dell’amministratore delegato Laurent Freixe per una relazione sentimentale non dichiarata con una subordinata, un altro pezzo da novanta del top management lascia l’azienda: si tratta di Paul Bulcke, Presidente del Consiglio d’Amministrazione e figura storica del gruppo, con quasi 50 anni di carriera alle spalle.
Le sue dimissioni, anticipate rispetto alla scadenza naturale del mandato, sembrano rispondere alle crescenti pressioni da parte degli azionisti, delusi dalla gestione della crisi e dallo scandalo che ha coinvolto i vertici aziendali.
Ma cosa sta succedendo davvero all’interno della multinazionale più potente del settore alimentare? Quali saranno le conseguenze di questi cambiamenti sul futuro della compagnia e sulla fiducia degli investitori?
Paul Bulcke lascia Nestlé: una carriera lunga 50 anni
Paul Bulcke, 71 anni, ha dedicato quasi tutta la sua carriera a Nestlé. Entrato in azienda nel 1979, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità fino a diventare CEO tra il 2008 e il 2016, e infine Presidente del Board dal 2017. Il suo stile manageriale e la sua profonda conoscenza dell’azienda lo hanno reso un punto di riferimento per decenni.
Tuttavia, negli ultimi mesi la sua figura è finita sotto la lente di ingrandimento, specialmente dopo il caso Freixe.
Il licenziamento di Laurent Freixe, motivato da una “relazione sentimentale non dichiarata con una sua diretta subordinata”, è stato formalmente giustificato da Bulcke come “una decisione necessaria, in linea con i valori e la governance di Nestlé”. Tuttavia, alcuni azionisti hanno ipotizzato che il provvedimento fosse volto più a proteggere la reputazione del nuovo CEO che a salvaguardare la trasparenza aziendale. Ricordiamo che Freixe era stato definito solo un anno fa da Bulcke come “la persona perfetta per il ruolo”.
Questa gestione ambigua della crisi ha minato la fiducia del mercato e acceso le richieste di un cambio ai vertici.
Pablo Isla nuovo presidente: una svolta storica per Nestlé
A raccogliere il testimone sarà Pablo Isla, ex CEO e Presidente di Inditex (gruppo proprietario di Zara), nonché membro del consiglio di amministrazione di Nestlé dal 2018. Isla è il primo Presidente esterno nella storia del gruppo, un segnale forte di discontinuità con il passato.
La sua nomina è stata ufficializzata con effetto dal 1° ottobre 2025, anticipando di oltre sei mesi il piano originario che prevedeva il passaggio di consegne nell’aprile 2026. Isla sarà affiancato da Dick Boer, nominato Lead Independent Director e Vicepresidente, e da Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch, anch’essa Vicepresidente.
Nel suo primo commento ufficiale, Isla ha reso omaggio a Paul Bulcke, definendolo “una guida saggia che ha plasmato l’identità dell’azienda e ne ha gettato le basi per il futuro”. Il consiglio ha conferito a Bulcke la carica simbolica di Presidente Onorario.
Le pressioni degli azionisti e l’uscita anticipata
L’uscita anticipata di Bulcke, rispetto alla scadenza naturale del suo mandato, è chiaramente frutto delle forti pressioni ricevute dagli azionisti, scontenti della recente instabilità. In particolare, hanno pesato la controversa gestione del caso Freixe e il calo di fiducia nella governance, in un momento in cui i mercati richiedono coerenza, etica e chiarezza.
Bulcke ha dichiarato: “Ho piena fiducia nella nuova leadership di Nestlé e credo fermamente che questa grande azienda sia ben posizionata per il futuro. Questo è il momento giusto per farmi da parte e accelerare la transizione pianificata”.
Il cambio al vertice, benché accelerato, potrebbe rappresentare l’occasione per Nestlé di voltare pagina e riconquistare la fiducia degli investitori internazionali.
Quali scenari per il futuro di nestlé
L’arrivo di Pablo Isla potrebbe segnare una svolta strategica significativa. Con un background solido nel settore retail e una comprovata esperienza nella gestione di multinazionali complesse, Isla potrebbe portare un approccio manageriale più moderno, votato alla digitalizzazione e alla sostenibilità.
In un contesto economico globale segnato da inflazione, instabilità geopolitica e cambiamenti nei consumi alimentari, Nestlé è chiamata a dimostrare la solidità del suo modello industriale e la capacità di innovare, anche a livello di leadership. La nomina di un Presidente esterno potrebbe rappresentare il primo passo di un piano di rilancio strutturato.