Il boom delle azioni Google: perché il 2025 è un anno da record

Scritto da Andrea Dicanto - 19/11/2025 - 335 visualizzazioni
Il boom delle azioni Google: perché il 2025 è un anno da record

Il 2025 si è rivelato un anno storico per Alphabet Inc., che ha visto le sue azioni raggiungere livelli mai toccati prima. Il titolo ha messo a segno una crescita del 50-60% dall’inizio dell’anno, toccando un nuovo massimo a 52 settimane di circa 294,39 dollari.

Un risultato che non solo ha superato le aspettative degli analisti, ma ha anche evidenziato una performance più brillante rispetto a molte altre big tech appartenenti al gruppo delle cosiddette “Magnificent Seven”. A trainare questa crescita esplosiva è stato soprattutto lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, ambito in cui Google ha fatto passi avanti decisivi.

Ma quali sono stati i fattori chiave di questa corsa record? E cosa può significare per gli investitori che guardano al futuro del gigante di Mountain View?

La performance azionaria: un 2025 da record

Nel corso del 2025, Alphabet ha mostrato una forza straordinaria sui mercati, raggiungendo i 294,39 dollari per azione e registrando un incremento tra il 50% e il 60% rispetto al valore di inizio anno. Questa accelerazione ha permesso al titolo di superare anche molte altre grandi società tecnologiche del gruppo “Magnificent Seven”, confermando la crescente fiducia degli investitori nelle strategie del colosso guidato da Sundar Pichai.

La combinazione tra innovazione, solidi fondamentali e un sentiment di mercato rinnovato ha reso Alphabet uno dei protagonisti assoluti del 2025.

Le cause del rally: il trionfo di gemini 3 e la spinta di loop capital

La rinascita del sentiment degli investitori verso Alphabet è stata innescata dal lancio di Gemini 3, il modello di intelligenza artificiale di nuova generazione che ha segnato un netto passo avanti rispetto ai principali concorrenti, tra cui quelli sviluppati da Anthropic e OpenAI. Le sue prestazioni superiori hanno rapidamente attirato l’attenzione del mercato, alimentando l’idea che Google fosse tornata in una posizione di leadership tecnologica.

A contribuire al rally è arrivato anche l’upgrade di Loop Capital, che ha rivisto al rialzo il target price sul titolo, evidenziando la solidità del core business della ricerca e il potenziale aggiuntivo delle nuove iniziative AI.

Questo giudizio positivo ha ulteriormente rafforzato la fiducia degli investitori.

Il ruolo di warren buffett e berkshire hathaway

Un altro elemento cruciale nel far decollare le azioni Alphabet è stato l’ingresso di Berkshire Hathaway, la holding di Warren Buffett, che ha acquisito una partecipazione del valore di 4.9 miliardi di dollari. L’investimento del più celebre value investor al mondo ha rappresentato un potente segnale di fiducia nei confronti della strategia e delle prospettive di Google. La notizia ha catalizzato l’interesse del mercato, spingendo ulteriormente il titolo verso nuovi massimi storici.

Risultati finanziari solidi: oltre 100 miliardi di ricavi trimestrali

La crescita di Alphabet non è stata sostenuta solo dal fattore emotivo o dalle aspettative sull’intelligenza artificiale. I risultati finanziari della società hanno mostrato una struttura estremamente robusta. Nel 2025, Alphabet ha registrato ricavi trimestrali superiori ai 100 miliardi di dollari, con un incremento del 14,5% nelle attività legate alla ricerca e una crescita del 34% nel settore cloud.

Particolarmente significativo è stato il backlog del segmento cloud, arrivato a 155 miliardi di dollari, segnale di una domanda solida e di prospettive di lungo termine favorevoli in un mercato in piena espansione.

Aspetti regolatori: una sentenza antitrust favorevole

Uno dei rischi principali per Alphabet negli ultimi anni è sempre stato rappresentato dalle pressioni regolatorie. Tuttavia, nel 2025 una sentenza antitrust di grande rilevanza ha permesso a Google di mantenere il pieno controllo di Chrome e Android. Questo esito ha contribuito a mitigare le preoccupazioni degli investitori, riducendo la percezione di rischio e rafforzando ulteriormente la fiducia nel modello di business dell’azienda.

Il contesto più ampio: investimenti record nell’ai e nella cloud economy

Il rally di Alphabet si inserisce in un quadro più ampio caratterizzato da una raccolta fondi complessiva di 121 miliardi di dollari destinati all’industria dell’intelligenza artificiale e del cloud. L’interesse globale verso queste tecnologie ha reso il settore uno dei più dinamici e competitivi, con Alphabet in posizione privilegiata grazie alle sue competenze, all’infrastruttura e alla capacità di integrare AI e cloud su scala mondiale.

Considerazioni degli investitori: tra entusiasmo e cautela

Nonostante l’euforia generale, tra gli investitori si è aperto un dibattito importante: da un lato, gli ottimi fondamentali finanziari e tecnologici alimentano il sentiment positivo; dall’altro, emergono alcune preoccupazioni legate a valutazioni considerate elevate, che potrebbero scontare anticipatamente molte delle aspettative future. È un equilibrio delicato che richiede cautela da parte di chi sta valutando nuove posizioni sul titolo.

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