Trimestre d’oro per Italgas: +43,5% di utile netto

Scritto da Redazione Online - 09/05/2025 - 0 visualizzazioni
Trimestre d’oro per Italgas: +43,5% di utile netto

Nel primo trimestre del 2025, Italgas si conferma protagonista assoluta del settore della distribuzione del gas in Europa, registrando risultati finanziari brillanti e rafforzando la propria leadership dopo l’integrazione con 2i Rete Gas. Con un utile netto attribuibile al gruppo cresciuto del 43,5%, ricavi in aumento e un EBITDA in forte ascesa, la società guidata da Paolo Gallo mostra una solidità operativa che va ben oltre le attese del mercato.

Il trimestre è stato segnato non solo da numeri positivi, ma anche da un’importante riduzione dell’indebitamento finanziario netto e da investimenti consistenti nella digitalizzazione delle reti e nell’espansione infrastrutturale, per un totale di oltre 165 milioni di euro. L’operazione con F2i segna inoltre un punto di svolta strategico: con il closing dell’acquisizione di 2i Rete Gas, nasce il primo operatore europeo nel settore della distribuzione gas.

Ma quali sono gli obiettivi futuri di Italgas? Come cambierà il panorama energetico italiano alla luce di questa fusione? E cosa comportano davvero questi risultati per investitori, cittadini e territorio?

Risultati in crescita: utile netto +43,5% e ricavi in aumento

Il primo trimestre del 2025 si chiude per Italgas con performance economiche di assoluto rilievo. L’utile netto attribuibile al gruppo si è attestato a 168,7 milioni di euro, in aumento del 43,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un risultato che, al netto delle componenti straordinarie (utile adjusted), registra comunque un significativo incremento del 12,8%, raggiungendo i 132,6 milioni di euro.

Anche i ricavi mostrano un andamento positivo, con un incremento del 6,5% su base annua, per un totale di 459,3 milioni di euro. Particolarmente rilevante è la crescita dell’EBITDA, che si attesta a 399,7 milioni di euro (+22,7%), mentre quello adjusted – ovvero corretto per fattori straordinari – raggiunge 345,3 milioni, in aumento del 6%, nonostante l’impatto negativo della riduzione del WACC (Weighted Average Cost of Capital).

L’EBIT adjusted si è invece posizionato a 225,4 milioni di euro, con un progresso del 17%. Questi numeri testimoniano la capacità di Italgas di coniugare crescita e solidità anche in un contesto regolatorio complesso, grazie a un’efficace strategia di gestione e alla continua ottimizzazione dei processi operativi.

Investimenti e riduzione del debito: cash flow operativo oltre i 400 milioni

Italgas ha rafforzato ulteriormente la propria posizione finanziaria nel primo trimestre 2025, grazie a una gestione virtuosa del flusso di cassa e a un’intensa attività di investimento infrastrutturale. Il cash flow operativo ha raggiunto 412,1 milioni di euro, con un incremento di 70,5 milioni rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo risultato ha permesso la piena copertura degli investimenti e una riduzione dell’indebitamento finanziario netto di oltre 200 milioni di euro nel trimestre.

Gli investimenti tecnici effettuati nel periodo ammontano a 165,7 milioni di euro, destinati in larga parte alla costruzione di circa 140 km di nuove reti di distribuzione gas. L’obiettivo è quello di rafforzare il servizio nei territori in concessione e migliorare la capillarità dell’infrastruttura. Contestualmente, è proseguita la trasformazione digitale delle reti e dei processi aziendali, attraverso l’applicazione di tecnologie avanzate per favorire remotizzazione e automazione, con un focus sempre più marcato sulla sostenibilità e sull’efficienza operativa.

Paolo gallo: “italgas è pronta a guidare l’europa del gas”

L’ottimo avvio del 2025 è stato commentato con entusiasmo dal CEO di Italgas, Paolo Gallo, che ha parlato di «risultati straordinari» in continuità con un 2024 altrettanto positivo. «Anche il nuovo anno si apre all’insegna della crescita e della solidità per il nostro gruppo», ha dichiarato, sottolineando il ruolo centrale assunto da Italgas nel panorama europeo con il closing dell’acquisizione di 2i Rete Gas, operazione che ha dato vita al primo operatore continentale nella distribuzione del gas.

L’integrazione con 2i Rete Gas, uno degli snodi strategici più rilevanti nella storia recente dell’azienda, rappresenta per Gallo un’opportunità unica: da un lato, per espandere ulteriormente la rete – oggi arrivata a oltre 72 mila chilometri – e dall’altro per accelerare il processo di digitalizzazione, vero cuore della visione futura del gruppo. L’obiettivo dichiarato è quello di creare valore per tutti gli stakeholder, a partire dagli investitori, passando per le comunità servite e arrivando al tessuto industriale italiano ed europeo.

Italgas, secondo il suo CEO, ha ora davanti a sé la sfida di cogliere tutte le opportunità derivanti dalla fusione, individuando nuove sinergie, consolidando la propria leadership e alzando ulteriormente l’asticella in termini di innovazione tecnologica e sostenibilità.

Guidance 2025: ricavi a 2,45 miliardi e investimenti oltre il miliardo

Il Consiglio di Amministrazione di Italgas ha approvato la guidance per l’intero esercizio 2025, che incorpora gli effetti dell’acquisizione di 2i Rete Gas, attiva nel bilancio per nove mesi a partire dal 1° aprile. I ricavi totali adjusted sono stimati a 2,45 miliardi di euro, mentre l’EBITDA adjusted è previsto tra 1,8 e 1,85 miliardi, e l’EBIT adjusted dovrebbe attestarsi tra 1,12 e 1,16 miliardi di euro.

Sul fronte degli investimenti, Italgas punta a superare per la prima volta la soglia del miliardo di euro, con un valore previsto intorno a 1,2 miliardi, destinato principalmente all’upgrade digitale delle reti, alla manutenzione straordinaria e all’ammodernamento delle infrastrutture acquisite. L’indebitamento finanziario netto è atteso in calo a 10,8 miliardi, un dato che conferma la solidità del piano industriale.

Nonostante il calo del WACC in Italia, i ricavi complessivi regolati sono previsti in crescita grazie al contributo della nuova rete, all’espansione della RAB (Regulatory Asset Base) in Italia e in Grecia, e all’aggiornamento dei tassi di rivalutazione del capitale e dei costi operativi regolatori. Il management prevede inoltre che l’utile per azione (EPS) benefici positivamente dell’operazione di integrazione già a partire dal 2025, in virtù dell’effetto di accrescimento (“accretion”) generato dalle sinergie operative.

Dismissione degli asset: 600 mila pdr in uscita secondo le indicazioni dell’antitrust

Nell’ambito dell’operazione di acquisizione di 2i Rete Gas, Italgas è tenuta a rispettare le prescrizioni imposte dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), volte a garantire il mantenimento di condizioni concorrenziali nei territori interessati dalla fusione. In quest’ottica, è previsto il processo di dismissione di circa 600 mila PDR (punti di riconsegna), che rappresentano porzioni di rete da cedere ad altri operatori, evitando concentrazioni eccessive.

Secondo quanto comunicato dalla società, il processo di dismissione proseguirà regolarmente nei prossimi mesi e sarà completato in linea con le tempistiche fissate dal regolatore. Gli impatti economici e operativi di questa operazione sono già stati considerati nella guidance 2025 e saranno pienamente riflessi all’inizio del 2026, senza influire in modo significativo sulle performance attese per l’anno in corso.

Questa fase di ristrutturazione, pur comportando un ridimensionamento parziale della rete, non cambia l’impianto strategico di Italgas, che prosegue il proprio percorso di crescita puntando su innovazione, efficienza e integrazione delle infrastrutture. L’obiettivo resta quello di mantenere un equilibrio tra sviluppo industriale e rispetto delle normative antitrust, in un contesto europeo sempre più orientato alla concorrenza e alla sostenibilità.

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