Crypto.com, Trump e AWS: cosa succede davvero al token CRO

Scritto da Redazione Online - 03/10/2025 - 131 visualizzazioni
Crypto.com, Trump e AWS: cosa succede davvero al token CRO

Nel complesso e mutevole universo delle criptovalute, pochi token hanno vissuto nel 2025 una traiettoria così movimentata come Crypto.com Coin (CRO). Dopo un’estate da protagonista con un’impennata di oltre il 100% tra luglio e agosto, il token ha subito un drastico -32% nel mese di settembre, solo per poi tentare un recupero parziale a inizio ottobre, portandosi intorno ai 0,21-0,22 USD, con un rimbalzo di circa +11%.

Questi movimenti di prezzo raccontano una storia che va ben oltre le mere fluttuazioni speculative: nel 2025, CRO è al centro di una rete di sviluppi fondamentali, tra partnership strategiche con Amazon Web Services, nuove iniziative politiche e mediatiche legate a Donald Trump e ambizioni crescenti del suo ecosistema, Cronos, orientate alla tokenizzazione di asset reali su larga scala. Eppure, nonostante tutto questo fermento, il token resta ancora lontano dai fasti del suo massimo storico di quasi 0,96 USD toccato nel novembre 2021.

Cosa sta realmente influenzando il valore di CRO in questo momento? Quali sono i segnali tecnici da tenere d’occhio?

E il mercato è pronto a credere nel potenziale di lungo periodo della piattaforma Cronos, o si tratta dell’ennesimo rally destinato a sgonfiarsi?

Volatilità, notizie smentite e prese di profitto: le ragioni del recente calo

Il forte calo di settembre può essere attribuito a un mix di fattori tecnici e di sentiment di mercato. Dopo un boom estivo alimentato da speculazione e hype legati alle nuove collaborazioni annunciate, molti investitori hanno scelto di liquidare le proprie posizioni in profitto, causando un’ondata di vendite.

A peggiorare la situazione, è intervenuta una notizia poi smentita da Bloomberg riguardante un presunto attacco informatico ai danni dell’exchange Crypto.com. Nonostante la rapida smentita e l’assenza di prove concrete, il solo sospetto ha generato una forte incertezza tra gli investitori retail, già nervosi per la recente correzione.

Questi elementi hanno evidenziato la fragilità della fiducia nel token, sottolineando come basti un’incertezza momentanea per innescare dinamiche di vendita importanti, anche in presenza di fondamentali solidi.

Indicatori tecnici: segnali misti, ma con tendenza positiva sul medio termine

Dal punto di vista tecnico, il grafico di CRO mostra alcuni segnali incoraggianti per un possibile consolidamento rialzista. L’RSI (Relative Strength Index) oscilla tra 40 e 70, suggerendo una fase di accumulo piuttosto che di ipercomprato o ipervenduto.

Inoltre, il prezzo si mantiene al di sopra di diverse medie mobili esponenziali chiave, segno di una certa forza residua nonostante la volatilità. I livelli di supporto più solidi si attestano tra 0,18 e 0,20 USD, mentre le resistenze principali si trovano in area 0,22-0,24 USD.

Una rottura confermata al di sopra di questi ultimi livelli potrebbe aprire la strada a un nuovo ciclo rialzista, con target intermedi compresi tra 0,30 e 0,35 USD. Tuttavia, resta fondamentale monitorare i volumi e l’evoluzione del sentiment globale sulle altcoin.

L’accordo con Trump e Truth Social: politica, media e criptovalute

Uno degli eventi più rilevanti del 2025 per CRO è stato l’annuncio dell’accordo tra Crypto.com e la Trump Media & Technology Group. Questa partnership ha dato vita a una società di tesoreria congiunta dal valore stimato di 6,4 miliardi di dollari, con l’obiettivo dichiarato di detenere una quota significativa di token CRO.

L’investimento iniziale prevede oltre 600 milioni di token e un piano di quotazione tramite SPAC sul Nasdaq, oltre a incentivi dedicati agli utenti della piattaforma Truth Social affinché adottino CRO come mezzo di pagamento e ricompensa.

Approfondisci: Trump entra nel mondo crypto: maxi-investimento con Crypto.com

Tuttavia, nonostante l’enorme risonanza mediatica dell’annuncio e un temporaneo spike nel prezzo, l’accordo non ha ancora prodotto un effetto duraturo sul valore del token. Il mercato sembra voler vedere risultati concreti prima di premiare queste operazioni con un nuovo slancio rialzista.

Infrastruttura e innovazione: la partnership strategica con Amazon Web Services

Oltre agli sviluppi mediatici, CRO può contare su fondamenta tecnologiche sempre più solide. La collaborazione con Amazon Web Services ha segnato un passo importante nella direzione della tokenizzazione di asset reali (Real World Assets – RWA).

L’accordo prevede il supporto di AWS alla blockchain Cronos, con l’erogazione di crediti cloud fino a 100.000 dollari destinati a startup pilota selezionate, focalizzate su DeFi, intelligenza artificiale e finanza tokenizzata.

L’obiettivo è posizionare Cronos come infrastruttura di riferimento per la gestione e scambio di asset digitali interoperabili, puntando a migliorare performance, ridurre costi e garantire maggiore scalabilità alle applicazioni decentralizzate.

L’ecosistema Cronos: espansione, utenti in crescita e ambizioni da 10 miliardi

Nel 2025, l’ecosistema Cronos si conferma in forte espansione, con una base utenti che ha superato i 20 milioni e un network di sviluppatori attivi su più fronti.

Tra i suoi obiettivi principali c’è la tokenizzazione di oltre 10 miliardi di dollari in asset entro il 2026, attraverso una rete interoperabile, conforme agli standard regolamentari emergenti e orientata alla finanza decentralizzata.

Questo sviluppo, combinato con partnership industriali e politiche, sta gradualmente trasformando Cronos da semplice layer-1 compatibile con Ethereum a piattaforma di riferimento per il mondo degli asset digitali tokenizzati.

Previsioni di prezzo: target a medio e lungo termine fino al 2030

Le principali analisi tecniche e modelli previsionali sul token CRO per il medio-lungo termine mantengono un’impostazione moderatamente rialzista. Nel breve periodo (6-12 mesi), molti analisti vedono possibili target tra 0,30 e 0,70 USD, a condizione che il contesto macro rimanga favorevole e le iniziative strategiche producano effetti tangibili.

Nel lungo termine, alcune proiezioni ipotizzano un ritorno a livelli prossimi o superiori a 1 dollaro entro il 2030. Tuttavia, questi scenari restano subordinati alla reale adozione di massa del token e al consolidamento dell’ecosistema Cronos. In ogni caso, il livello di rischio e volatilità rimane elevato.

Il contesto crypto nel 2025: verso una maturazione regolamentata

L’anno 2025 segna un punto di transizione per il mercato delle criptovalute. Sebbene la volatilità sia ancora una costante, il settore mostra segni di maturazione, con una crescente regolamentazione da parte di autorità globali e un interesse sempre più marcato da parte degli investitori istituzionali.

In questo scenario, CRO si colloca in una posizione interessante: non più semplice token speculativo, ma asset supportato da un ecosistema in crescita, una rete tecnologica solida e collaborazioni di alto profilo. Tuttavia, per guadagnarsi un ruolo di primo piano nel nuovo ordine crypto, dovrà dimostrare di poter reggere il confronto con giganti come Ethereum e Solana sul fronte dell’usabilità, della sicurezza e della sostenibilità economica.

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