Nel panorama sempre mutevole della finanza digitale, Coinbase Global si conferma nel 2025 come uno degli attori più rilevanti e influenti del settore crypto a livello globale. In un contesto caratterizzato da maggiore chiarezza normativa, nuove opportunità derivanti dall’espansione delle stablecoin e una solida crescita dei ricavi, la società americana ha saputo rafforzare il proprio modello di business, attirando l’attenzione sia degli investitori retail che istituzionali.
La quotazione azionaria ha registrato performance sorprendenti, mentre l’evoluzione dell’offerta di servizi – tra cui derivati, soluzioni Web3 e custodia crypto – testimonia un’azienda in rapida trasformazione.
Ma cosa ha guidato davvero la crescita di Coinbase nel 2025? E quali sono le sfide che ancora potrebbero ostacolare il suo percorso?
Contesto di mercato e performance azionaria 2025
Il 2025 ha rappresentato un anno di svolta per Coinbase, con una forte ripresa del titolo in borsa. Le azioni dell’azienda hanno guadagnato oltre il 7,5% solo nei primi giorni di ottobre, raggiungendo quota 373 dollari. Questo rialzo è stato sostenuto da valutazioni positive da parte degli analisti e da un clima regolamentare sempre più favorevole per l’intero settore crypto.
A contribuire a questo scenario è stata la decisione storica della SEC, che a febbraio ha formalmente chiuso la causa intentata contro Coinbase. In parallelo, è stata istituita una Crypto Task Force con il compito di delineare regole chiare e stabili per l’industria delle criptovalute. Questo cambiamento ha rassicurato i mercati, spingendo le prospettive di crescita del titolo.
Le stime degli analisti per il prezzo target nel 2025 si collocano in un range tra i 360 e i 380 dollari, con punte di 510 dollari per le proiezioni più ottimistiche. Tali valutazioni si basano sulla solida crescita attesa nelle entrate, in particolare nel segmento delle stablecoin e dei servizi per clienti istituzionali.
Crescita e diversificazione delle entrate
Uno degli aspetti chiave dell’evoluzione di Coinbase nel 2025 è la diversificazione del modello di business. La società ha ridotto la propria dipendenza dal trading retail, aumentando sensibilmente i ricavi provenienti da abbonamenti e servizi, che oggi rappresentano circa il 40% del totale.
Il segmento dei derivati ha registrato una forte espansione, con il lancio di prodotti futures su asset emergenti come Sui. Questa mossa mira a intercettare la domanda crescente sia da parte di trader istituzionali sia di utenti retail più sofisticati.
Coinbase ha inoltre rinnovato la propria offerta Web3 attraverso il rebranding della Coinbase Wallet, ora rinominata “Base App”. L’obiettivo è ambizioso: costruire una super-app che integri trading, social network, pagamenti in USDC e mini-app su una rete layer-2 ad alte prestazioni. Questo ecosistema punta a posizionare Coinbase come punto di riferimento nella nuova internet decentralizzata.
Sul fronte stablecoin, i ricavi sono aumentati del 38% anno su anno nel secondo trimestre del 2025, raggiungendo 332 milioni di dollari. Parte del merito va all’accordo strategico con Circle, che consente a Coinbase di partecipare in modo sostanziale ai ricavi generati dall’USDC, aumentando la redditività complessiva.
Regolamentazione e quadro normativo
Il 2025 ha segnato una svolta normativa cruciale per Coinbase e per l’intero settore crypto. La promulgazione del GENIUS Act a luglio ha introdotto un quadro regolamentare chiaro e coerente per l’emissione e la supervisione delle stablecoin negli Stati Uniti. La nuova legge prevede requisiti stringenti per riserve, auditing e trasparenza, favorendo la legittimazione dell’uso delle criptovalute in ambito istituzionale.
Coinbase ha tratto vantaggio diretto da questo nuovo contesto, soprattutto grazie al proprio rapporto con Circle e altri emittenti di stablecoin, che rientrano ora in un sistema di revenue-sharing regolamentato.
Un altro aspetto rilevante è la posizione dominante che Coinbase detiene nel mercato della custodia crypto per ETF spot su Bitcoin ed Ethereum. La quota di mercato raggiunge circa l’81%, garantendo all’azienda un flusso stabile e prevedibile di entrate, in linea con la crescente istituzionalizzazione del settore.
Sfide e rischi
Nonostante i progressi, Coinbase ha dovuto affrontare nel 2025 una serie di sfide significative. La più grave è stata una violazione di dati legata a un attacco di ingegneria sociale, che ha compromesso un numero limitato di account. Sebbene nessun fondo sia stato sottratto, l’incidente ha sollevato interrogativi sulla sicurezza interna e sulla necessità di rafforzare i protocolli di difesa contro minacce sofisticate.
La volatilità intrinseca del mercato crypto resta un rischio costante, così come l’eventuale oscillazione dell’interesse retail, che potrebbe influenzare negativamente i ricavi. Alcuni analisti, pur riconoscendo la solidità delle basi dell’azienda, sottolineano che la domanda di servizi crypto potrebbe restare sensibile ai fattori macroeconomici e a eventuali ritardi nell’implementazione normativa.
Prospettive future e innovazioni
Guardando al futuro, Coinbase si prepara a consolidare ulteriormente la propria posizione attraverso una strategia multipolare. L’espansione nel mercato dei derivati continuerà con nuovi prodotti e miglioramenti della liquidità, mentre l’ecosistema Base punta a diventare la piattaforma di riferimento per l’interazione tra Web3, finanza decentralizzata e social network.
Un altro indicatore della visione di lungo termine è rappresentato dal piano di assunzioni: nel 2025 Coinbase prevede di aggiungere oltre 1.000 nuovi dipendenti, in particolare nella sede di Charlotte. Le nuove risorse saranno impiegate nei settori chiave di compliance, supporto clienti e sviluppo tecnologico.
Infine, l’interesse crescente verso le stablecoin regolamentate e le soluzioni dedicate agli investitori istituzionali apre margini di crescita rilevanti. Coinbase appare ben posizionata per guidare l’integrazione tra finanza tradizionale e innovazione blockchain nei prossimi anni.