Bitcoin novembre 2025: le balene accumulano in silenzio

Scritto da Andrea Dicanto - 03/11/2025 - 138 visualizzazioni
Bitcoin novembre 2025: le balene accumulano in silenzio

Nel cuore del ciclo rialzista del 2025, il mercato del Bitcoin sta vivendo una fase di accumulo silenziosa ma strutturata, guidata non più dalla volatilità delle mani deboli ma dalla crescente dominanza delle balene e degli investitori istituzionali. I flussi di capitale, i dati on-chain e la contrazione della liquidità sugli exchange delineano uno scenario in forte trasformazione.

Quali segnali indicano che ci troviamo in una nuova fase di accumulo istituzionale? Cosa implicano le recenti mosse su Binance? E cosa ci dice la storia dei mesi di novembre per il prezzo del Bitcoin?

L’accumulo delle balene su Binance accelera

A ottobre 2025, le cosiddette balene – ovvero i wallet che detengono grandi quantità di Bitcoin – hanno intensificato l’accumulo su Binance. I dati provenienti da CryptoQuant e Cointribune rivelano che l’ordine medio spot su Binance si è attestato intorno a 1,96 milioni di dollari, un valore che evidenzia la presenza di operatori altamente capitalizzati sul mercato.

Il volume spot giornaliero totale ha raggiunto i 2,82 miliardi di dollari, confermando la significativa attività di scambio, con un’alta concentrazione nei livelli di prezzo intermedi tra i 33.000 e i 35.000 dollari.

Parallelamente, le riserve di Bitcoin su Binance sono scese fino a toccare circa 610.000 BTC, uno dei valori più bassi degli ultimi mesi. Questo trend è indicativo di due fenomeni: da un lato, il ritiro strategico degli asset da piattaforme centralizzate verso wallet privati; dall’altro, un orientamento verso il lungo termine da parte degli attori dominanti.

Posizionamento istituzionale: un mercato sempre meno retail

Uno dei cambiamenti più significativi degli ultimi due anni è la riduzione della quota di trading retail, oggi scesa allo 0,48% rispetto all’1,8% del 2021. Questa transizione è avvenuta in parallelo con l’espansione dell’interesse da parte di investitori istituzionali.

I fondi ETF come il BlackRock iBIT, che ha superato i 50 miliardi di dollari di asset under management, hanno contribuito in modo determinante a stabilizzare il mercato. Si stima che la volatilità del Bitcoin sia calata del 75% rispetto ai livelli medi degli anni precedenti, grazie proprio alla presenza di operatori sistemici con strategie buy‑and‑hold e gestione del rischio evoluta.

I dati parlano chiaro: nel solo mese di ottobre 2025, gli ETF su Bitcoin hanno registrato flussi netti per 3,69 miliardi di dollari, e hanno acquistato circa 7,4 volte la nuova offerta mineraria. Questo disequilibrio tra domanda istituzionale e nuova offerta spinge strutturalmente verso una compressione dell’offerta disponibile sul mercato spot.

Strategie di lungo termine e svolta macroeconomica

L’adozione del Bitcoin come riserva di valore strategica sta accelerando. Negli Stati Uniti, un ordine esecutivo firmato nel terzo trimestre del 2025 ha sancito l’avvio della Strategic Bitcoin Reserve, un’iniziativa simile alle riserve strategiche di petrolio, pensata per rafforzare la sovranità finanziaria digitale.

Grandi aziende, come MicroStrategy, continuano ad accumulare con regolarità. La strategia di Michael Saylor, imperniata sulla progressiva riduzione del flottante, viene ora emulata anche da altri soggetti corporate. Questa dinamica si affianca alla crescita del numero di wallet con oltre 1.000 BTC, che ha recentemente superato quota 1.400, segnando uno dei picchi più alti del 2025.

Si assiste quindi a una istituzionalizzazione dell’asset, che entra stabilmente nei portafogli diversificati a lungo termine, con una visione orientata alla protezione dall’inflazione, alla decorrelazione dai mercati tradizionali e alla digitalizzazione della riserva di valore.

Novembre 2025: prospettive e ciclicità stagionale

Storicamente, il mese di novembre è uno dei più positivi per il Bitcoin, con una media di +11,2% di rendimento. Tuttavia, ottobre 2025 ha chiuso con una performance inferiore alle aspettative: un +1,54% che ha deluso parte degli investitori retail, ma non ha cambiato il sentiment tra gli operatori istituzionali.

Secondo recenti sondaggi condotti da Chainalysis e Coinshares, il 67% degli investitori istituzionali prevede un rally tra i prossimi 3 e 6 mesi, sostenuto dalla domanda crescente da parte di ETF, fondi pensione e family office. Inoltre, la liquidità in stablecoin depositata su Binance e Coinbase è in aumento, segnale che parte del capitale sta aspettando un breakout tecnico per essere allocato.

Una fase di accumulo silenziosa ma potente

Tutti gli indicatori – dalle riserve in calo agli afflussi negli ETF, fino alla crescita del numero di grandi wallet – convergono verso un’unica narrativa: quella di un accumulo strategico e silenzioso da parte di attori fortemente capitalizzati.

La diminuzione della volatilità, la maturazione del quadro normativo e l’integrazione crescente nei portafogli istituzionali suggeriscono che Bitcoin sta progressivamente trasformandosi da asset speculativo a pilastro strategico della finanza globale.

Il mercato sembra prepararsi a una nuova fase rialzista: quando i fondamentali si rafforzano in silenzio, il breakout può arrivare all’improvviso.

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