La sempre più nota società di servizi bancari online, Revolut, è pronta ad espandersi a livello internazionale. Fondata a Londra il 1° Luglio 2015, in soli 4 anni è riuscita a superare quota 8 milioni di clienti.

In Europa si è affermata come una delle principali banche mobile, grazie anche all’intuitività dell’app e la facile gestione del conto. Inoltre aprire un conto è semplicissimo e si può fare in pochi minuti, niente a che vedere con i classici istituti di credito.

Risulta perfetta per la gestione delle spese quotidiane mentre i servizi offerti sono tanti, si va dalla carta prepagata fino ai pagamenti peer-to-peer. Possibile anche il cambio-valuta e la compravendita di criptovalute.

Insomma, moderna e tecnologica, Revolut punta ad espandersi e uscire dai confini europei.

Statistiche di mercato

La start-up fintech risulta comunque una delle più preziose in Europa, questo grazie anche alla raccolta di fondi venture capital per un valore di 1,7 miliardi di dollari, effettuata nell’Aprile del 2018. Le potenzialità di Revolut sono altissime, nonostante la perdita netta di 32,8 milioni di sterline registrata nel 2018 per un fatturato di 58,2 milioni di sterline. Ha fatto addirittura peggio del 2017, quando registrò perdite pari a 14,8 milioni di sterline.

Che dire, risultati da un lato negativi dall’altro strabilianti. Parliamo delle entrate, che quest’anno sono cresciute addirittura del 354 %. E che dire del costo delle vendite, salite del 247 %. Insomma, togliendo gli investimenti già attuati e tutte le spese riguardanti la crescita di Revolut, pensiamo che già dal prossimo anno possa invertire il trend per quanto riguarda ricavi e utili.

L’obiettivo, al momento, è attirare investitori entro la fine dell’anno. Voci di corridoio vedono SoftBank come potenziale partner della start-up britannica, così come Visa che invece ha già firmato un accordo con Revolut. Proprio grazie a Visa, entro l’estate 2020 verranno assunti 3500 nuovi dipendenti.

Finanziamento e previsioni

Revolut è a caccia di un finanziamento che possa assicurare la crescita del gruppo negli anni a venire. I principali concorrenti della start-up hanno già cominciato ad attrarre investitori. C’è N26 che lo scorso Gennaio ha chiuso un accordo di finanziamento da 300 milioni di dollari, Greensill da ben 800 milioni, mentre OakNorth da 440 milioni di dollari.

Anche per Revolut urge migliorare le condizioni finanziare, per questo avrebbe chiesto un aiutino “nientepopodimeno” che a J.P. Morgan. Il Financial Times ha dichiarato che Revolut starebbe cercando di raccogliere 1,5 miliardi di sterline per espandersi a livello internazionale. Nel mirino ci sono Stati Uniti, Canada, Singapore e Giappone. Saranno 500 i milioni che Revolut garantirà attraverso una nuova emissione di azioni, mentre il miliardo restante verrà erogato sotto forma di prestito convertibile.

L’obiettivo della start-up è raggiungere 100 milioni di clienti entro il 2023. Per riuscirci però dovrà attrarre velocemente gli investitori.

I concorrenti non stanno certo a guardare.