In molti paesi, fra cui l’ Italia, le tasse sembrano essere arrivati a livello record. Molti imprenditori e investitori preferiscono spostare i propri capitali in altri stati/nazioni in modo da ricevere una tassazione molto più bassa. Certo, non è una cosa legale ed eludere le tasse da pagare nel proprio stato può portare ovviamente a multe e sanzioni.

Nei casi più gravi si può applicare l’arresto, quindi se volete evitare di finire dei guai evitate tutto ciò. I paradisi fiscali (così vengono definiti) in Europa sono sparsi un po’ in tutto il mondo ed anche in Europa abbiamo paesi che rientrano perfettamente nei “paradisi fiscali”.

Analizziamo alcuni di essi.

Lussemburgo

Attualmente fuori dalla “black list” ufficiale, il Lussemburgo rientra comunque nei paradisi fiscali europei. La tassazione è bassissima e il motivo principale di tutto ciò è sicuramente l’abolizione del segreto bancario e quindi l’eliminazione dei relativi accordi per la tassazione. Le tasse sono quindi fisse.

In Lussemburgo i tempi burocratici sono avanti anni luce rispetto all’Italia, qui si può aprire un’attività off-shore in appena 48 ore. Probabilmente lo stato più “trasparente” e “veloce” d’Europa.

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Malta

La piccola isola a pochi passi dalla Sicilia si propone come una delle migliori d’Europa in fatto di tassazione. Non vengono imposti interessi su prestiti e finanziamenti, l’aliquota sui profitti si attesta al 5% minimo e nel caso dell’apertura di un’attività in franchising, le royalties verranno erogate senza tassazione. Che dire, l’isola propone un regime fiscale adatto per essere definito “paradiso fiscale”, eppure anch’esso è fuori dalla black-list.

Come per il Lussemburgo, anche Malta possiede tempi burocratici velocissimi ed inoltre mette a disposizione del cittadino tutte le informazioni necessarie sulle imprese come visualizzazione registro pubblico ed altri documenti, tutti facilmente reperibili online.

Paesi Bassi

Anche l’Olanda e i Paesi Bassi sono un “paradiso fiscale in Europa”. Investendo una certa somma di denaro infatti e possibile accordarsi sulla tassazione direttamente con il Ministero delle Finanze. Una tassazione che rimarrà segreta e conosciuta solo da ambo le parti. Anche qui le royalties non vengono tassate ed inoltre spesso i fondi destinati a isole caraibiche ed altri paradisi fiscali passano prima da qui.

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Irlanda

Un posto per giovani, qui si punta sulla creazione di posti di lavoro per gli irlandesi stessi e la conseguente crescita nazionale. Agevolazioni fiscali per start-up e possibilità di finanziamenti statali per questo tipo di imprese. Inoltre in Irlanda è presente la tassazione più bassa di tutta l’Europa, imposte sugli utili al 12 % e, udite udite, pari a 0 € per i primi 3 anni d’attività a patto che si guadagni meno di 50.000 € annuali. Un posto perfetto dove aprire una nuova attività, che oltretutto è una cosa molto semplice grazie alla velocità e semplicità della burocrazia irlandese.

Aprire un’attività in una settimana, qui è possibile. In Italia potrebbero passare addirittura anni.